Volare con Sole e Vento
Quando volare è veramente Green
Volo termico e veleggiato
Vento e correnti ascensionali
In questa pagina vediamo la differenza tra il volo termico e veleggiato ossia le due principali tipologie di volo libero in parapendio.
Il volo libero è quello che si effettua senza ausilio di alcun tipo di propulsione meccanica. Parapendio, deltaplano e aliante volano quindi con lo stesso principio, hanno solo prestazioni differenti.
Tuttavia per “stare in aria” necessitano di vento sostenuto per veleggiare o correnti ascensionali per fare quota, esattamente come gli uccelli.
La sola differenza con i veri volatili è che in mancanza di queste condizioni un mezzo senza motore plana mentre gli uccelli battendo le ali, continuano a volare a piacimento.
Ogni location (decollo) in base alle sue caratteristiche orografiche, esposizione, altitudine, ecc è più o meno specifico per volare in termica o veleggiare in “dinamica”. Spesso abbiamo un “mix” denominato “termo-dinamica“.
Quindi quanto vento serve per volare in parapendio in Liguria? Molto o poco? Da quale direzione? Meglio col sole? In quale stagione?
Dipende, perchè la differenza tra volo termico e veleggiato è notevole come anche la tecnica di pilotaggio, quote raggiungibili, possibilità di “fare strada”, durata del volo, ecc.


Quando l'obiettivo è salire
L'energia di fratello Sole
Il volo in termica
Il volo termico si effettua solitamente in giornate soleggiate e poco ventose ed è decisamente più “tecnico” di quello veleggiato costiero.
Consiste nel decollare cercare le termiche, provare a starci dentro girando in tondo, fare quota, spostarsi verso un altro punto per salire nuovamente compiendo un percorso a tappe.
In linea di massima il volo termico è più “mosso” di quello di soaring perchè durante il volo si entra ed esce dalle zone di ascendenza/discendenza.
Inoltre il vento “termico” è ciclico ed in alcuni orari/periodi, quando intenso, può creare turbolenze anche notevoli.
Per questo motivo, parlando di volo in parapendio tandem, non è molto indicato a chi soffre la macchina, barca, ecc
Nel volo termico il vento sostenuto è controproducente perchè fa scarrocciare e persino “spezzare” le termiche rendendo più complicato se non impossibile restare al loro interno.
Infatti le correnti ascensionali non dipendono dal vento ma dal sole, pressione, temperatura ed umidità. Pertanto in giornate poco ventose (spesso invernali) ci possono essere correnti termiche che permettono di salire a quote decisamente inaspettate in modo sorprendentemente dolce.
Volare in termica vuol dire lottare per conquistare quota metro dopo metro. A volte virare a destra piuttosto che a sinistra è determinante e può significare entrare o uscire dall’ascendenza.
La fase di volo appena dopo il decollo è la più delicata perchè “sbagliare la prima termica” può voler dire “bucare” cioè planare verso l’atterraggio.
Al contrario del volo veleggiato che è “uguale per tutti” nel volo termico si vedono le differenze di capacità tra piloti e materiali.
Sono fondamentali esperienza, tecnica, intuito, coraggio, sensibilità e carattere.
Persino l’umore della giornata può essere determinante e ovviamente un pizzico di fortuna non guasta mai.

Volare sul mare col vento
Il volo veleggiato in parapendio
Volare in parapendio in Liguria vuol dire in prevalenza volare sul mare, scogliere, promontori ed atterrare in spiaggia. Questa tipologia di volo si chiama “veleggiato” o “dinamica” o “soaring“.
Si sfrutta in prevalenza se non esclusivamente il vento moderato dal mare (o valle) che “battendo” su un ostacolo accelera e spinge in alto in parapendio. Non richiede grandi capacità tecniche. (video)
Tuttavia nei piccoli decolli liguri serve sicuramente un buon controllo della vela durante il gonfiaggio che spesso avviene appunto con venti sostenuti.
Nelle giornate soleggiate può aggiungersi una componente termica grazie alla quale si avrà una situazione mista definita “termo-dinamica”.
Il volo classico di puro “soaring” è molto fluido, liscio, la turbolenza praticamente inesistente e si raggiungono solitamente quote poco superiori a quelle di decollo.
Lo spostamento in volo avviene per lo più in modo orizzontale lungo i costoni e permette di divertirsi “giocando col vento” in tutta tranquillità.
Del resto tranne situazioni particolari in cui sono presenti attività termica o “aspirazione” causata da copertura nuvolosa se si decolla con venti deboli non si “sta su” ma si scende.
E considerate le quote dei decolli costieri intorno ai 300mt in pochi minuti ci si ritrova inevitabilmente in atterraggio.
Infatti nel volo di soaring quando il vento è di direzione ed intensità ideale veleggiano tutti. In caso contrario non sta per aria nessuno.
Sono poche le situazioni in cui si vedono differenze significative di quota o durata tra un principiante, un esperto o un biposto.
Ricordiamo che i decolli per volare sul mare in Liguria hanno solo l’ atterraggio in spiaggia. Pertanto sono chiusi durante la stagione balneare dal 1 Maggio al 30 Settembre.
Fortunatamente abbiamo valide alternative ed è sempre possibile volare nella splendida Liguria anche in estate.
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